Lo sbiancamento dentale, come già suggerisce il nome, è una procedura odontoiatrica di tipo estetico che permette di migliorare il colore dei denti naturali rendendoli più chiari senza minimamente rovinare o compromettere la struttura e la salute dei denti trattati.
Il trattamento è efficace esclusivamente sui denti naturali.
COSMESI
L’odontoiatria cosmetica è quella branca dell’odontoiatria che si basa su procedure tecniche atte a migliorare l’estetica del paziente.
I pazienti prendono come riferimento il bello dei sorrisi dei professionisti del cinema o della TV, non valutando che molti di questi non sono espressione di una dote naturale, ma sono il risultato di terapie più o meno complesse.
Una delle richieste più frequenti, in particolare tra i giovani, è lo sbiancamento della dentatura naturale.
Un’altra indicazione al trattamento cosmetico è rappresentata dalla presenza congenita o acquisita di spazi abnormi tra i denti o di anomalie della loro forma.
Queste situazioni determinano la presenza di spazi anomali tra i denti creando delle zone d’ombra che appaiono come “buchi neri”.
Questo accade con una certa frequenza nei soggetti affetti da malattia parodontale (piorrea), dove la retrazione gengivale comporta una scopertura delle radici dei denti e la comparsa di spazi tra un dente e l’altro, spazi precedentemente riempiti da osso e gengiva. Con i materiali compositi a nostra disposizione è possibile modificare opportunamente i profili di denti adiacenti in modo da ridurre le zone d’ombra e migliorare l’estetica di un sorriso.
SBIANCAMENTO
Lo sbiancamento consiste nell’applicazione ripetuta per alcune sedute di uno sbiancante sulla superficie dentale.
I denti presentano un colore assolutamente in armonia con le caratteristiche somatiche dell’individuo, ma che con l’età,
tende a scurire; sia fisiologicamente che come conseguenza di disturbi alimentari come assunzione di thé , caffè, vino rosso e fumo di sigaretta.
Il colore naturale può tuttavia, subire delle alterazioni cromatiche durante lo sviluppo del feto in seguito all’assunzione di antibiotici (tetracicline) da parte della madre durante la gravidanza.
Una variazione sgradevole di colore può essere anche conseguenza della devitalizzazione del dente, ovvero dell’asportazione della polpa per la conseguente disidratazione, che comporta un “ingrigimento” del dente.
RECESSIONI
Un altro inestetismo è rappresentato dalla recessione gengivale semplice, ovvero senza perdita di osso tra i denti. In questo caso una parte della radice è scoperta ed il dente sembra più lungo.
La recessione gengivale si può manifestare come conseguenza di un trauma meccanico sulla gengiva, come l’uso troppo vigoroso dello spazzolino da denti.
La recessione gengivale può essere coperta mediante innesti di gengiva a ricopertura della radice esposta.
FACCETTE
È una soluzione protesica che consiste nella minima riduzione dello smalto limitata alla superficie esterna dei denti, solitamente i frontali, sulle quali vengono applicate dei gusci di ceramica. Tale procedura si applica principalmente per migliorare anomalie di colore e forma dei denti frontali migliorando notevolmente l’aspetto estetico e talvolta psicologico.
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